Variabile R Coronae Borealis

Le stelle R Coronae Borealis, note anche con la sigla RCB, sono delle stelle variabili appartenenti a una delle classi in cui si suddividono le stelle variabili eruttive: il prototipo di tali stelle, da cui prendono il nome, è rappresentato da R Coronae Borealis.

La prima ad essere scoperta è stata R Coronae Borealis nel 1795 da parte dell'astrofilo inglese Edward Pigott[1], la prima RCB extragalattica è stata W Mensae, scoperta nel 1927 da Willem Jacob Luyten nella Grande Nube di Magellano[2].

Le due stelle RCB più luminose, una posizionata nell'emisfero celeste boreale, l'altra nell'emisfero celeste australe, hanno una magnitudine visuale apparente al massimo della luminosità, casualmente similare, circa la 6 magnitudine, al limite della visibilità ad occhio nudo, e sono, quella nell'emisfero boreale la R Coronae Borealis, quella nell'emisfero australe la RY Sagittarii[3].

Le RCB costituiscono una delle tre classi in cui si suddividono le stelle con composizione deficitaria in idrogeno e con un eccesso in carbonio, le altre due classi sono le HdC e le EHe: i confini tra le tre classi non sono ben definiti e chiari[4]. Queste suddivisioni sono forse forzate in quanto le HdC potrebbero essere semplicemente delle RCB a più bassa attività eruttiva, tanto che una stella, XX Cam, è stata variamente conteggiata ora tra le RCB ora tra le HdC: la divisione tra questi due gruppi e le EHe è fatta oltre che sulla loro attività, sulla base della temperatura superficiale, 5.000-8.000 °C per le RCB e le HdC, oltre i 8.000 °C per le EHe. Queste tre classi di stelle sono ritenute stelle post-ramo asintotico delle giganti, se ne conoscono solo un centinaio di membri in tutta la nostra galassia[5].

Si conoscono, ad oggi, poco più che una cinquantina di RCB nella nostra galassia e poco più di due dozzine nella Grande Nube di Magellano (LMC) e nella Piccola Nube di Magellano (SMC)[6] e due dozzine di EHe[7], le restanti stelle sono HdC. Si stima che nella nostra galassia ci siano circa 3.200 RCB[8]. La maggior parte delle RCB sono state scoperte nelle vicinanze del nucleo galattico [9].

Le RCB sono a volte suddivise in tre sottogruppi in base alla temperatura: quelle "caldissime" con temperature attorno ai 20.000 °C (ce ne solo tre conosciute nella nostra galassia: V348 Sgr, DY Cen, e MV Sgr), quelle "calde", con temperature superficiali tra i 6.000 e i 8.000 °C e quelle "fredde" con temperature inferiori ai 6.000 °C; a volte vengono suddivise in un ulteriore sottogruppo, quello delle "molto fredde" o DY Persei costituito da stelle con temperature attorno ai 3.500 °C[10][11]: le DY Persei hanno diminuzioni di luminosità più lente delle altre RCB e discese e risalite di luminosità simmetriche, non si è ancora sicuri se esse appartengano effettivamente alle RCB o siano invece stelle al carbonio del ramo asintotico delle giganti[12].


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